Home » Archivio News » PROFUGHI UCRAINI CON CANI, GATTI E ALTRI ANIMALI ACCETTATI ANCHE IN ITALIA: IL MINISTERO DELLA SALUTE ATTUA LA DEROGA ALLE NORMATIVE DELL'UNIONE EUROPEA

Archivio News

01/03/2022
Il nostro Paese si allinea a Romania, Polonia, Ungheria e Slovacchia che hanno già accettato di aprire i confini anche agli animali domestici
(LA STAMPA) - 28 FEB - I profughi in fuga dall’Ucraina potranno entrare in Italia anche con i loro cani, gatti o altri animali da compagnia. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti autorizzato il loro accesso nel nostro Paese in deroga all’attuale normativa per la movimentazione degli animali domestici nell’Unione Europea. L’Italia si allinea così alla stessa decisione presa da Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia. Una decisione importante per venire incontro a chi, scappando dal conflitto e dall’invasione della Russia, ha scelto di non abbandonare il proprio animale domestico a un triste destino. Una scelta che però rischiava di essere resa vana dalle regole dell’Unione Europea che normano la movimentazione degli animali domestici. La Commissione dell'Unione europea, considerati i preoccupanti sviluppi della situazione in Ucraina e per evitare possibili difficoltà ai rifugiati provenienti dall'Ucraina con i loro cani, gatti o altri animali da compagnia al seguito, ha evidenziato che gli Stati membri, conformemente all'articolo 32 del regolamento Ue 576/2013 e in deroga alle condizioni previste per i movimenti non commerciali di animali da compagnia, possono, in presenza di situazioni eccezionali, autorizzare preventivamente, su richiesta dei proprietari, i movimenti non commerciali nel loro territorio di animali da compagnia non conformi purché il proprietario abbia presentato una preventiva richiesta di autorizzazione e lo Stato membro di destinazione abbia rilasciato tale autorizzazione e gli animali da compagnia siano isolati sotto controllo ufficiale per il tempo necessario a soddisfare le condizioni prescritte dal citato regolamento e comunque per un periodo non superiore a sei mesi in un luogo approvato dall'autorità competente e secondo le modalità previste dall'autorizzazione. A tale proposito, tuttavia, la Commissione ha indicato agli Stati membri che, per affrontare adeguatamente questa situazione di emergenza e venire incontro ai cittadini dell'Ucraina è possibile autorizzare l'ingresso degli animali da compagnia non conformi anche senza una previa domanda di permesso da parte dei proprietari. Il Ministero della salute ha informato la Commissione e i Paesi membri di accettare l'introduzione in Italia di animali da compagnia non conformi movimentati al seguito dei cittadini provenienti dall'Ucraina senza la preventiva richiesta e il preventivo rilascio dell'autorizzazione prevista dall'articolo 32 del regolamento UE 576/2013, anche al fine di tutelare il rispetto del benessere degli animali. Il Ministero ha pertanto chiesto ai Paesi membri, nel caso di controlli effettuati alle frontiere sugli animali da compagnia movimentati al seguito di cittadini dell’Ucraina che vogliono raggiungere l’Italia, di comunicare all'indirizzo e-mail UA-pets@sanita.it la/le tipologie e numero di animali, l'identificazione degli stessi (se possibile), il nome del proprietario e l'indirizzo di destinazione in Italia. Tali comunicazioni permetteranno al Ministero della salute di informare i servizi veterinari localmente competenti circa le introduzioni degli animali non conformi per l'applicazione a destino, da parte di tali servizi, di tutti gli interventi necessari per conformare gli animali da compagnia introdotti ai requisiti del citato regolamento Ue 576/2013. Sul tema dell’accettazione degli animali portati dai profughi in fuga dall’Ucraina Patrizia Prestipino, deputata del Partito Democratico, aveva presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute chiedendo che l’Italia si adeguasse agli altri Paesi: «Voglio ringraziare a nome del Pd, e di tutti coloro che amano gli animali, il ministro Speranza, che sapevo sensibile su questo tema, per la prontezza e la generosità con la quale è intervenuto sulla delicata questione degli animali domestici portati dai profughi ucraini che stanno scappando dalla guerra, i quali rischiavano di dover abbandonare i propri cani e gatti in assenza di passaporto sanitario europeo – ha commentato la parlamentare membro dell'intergruppo animalista – . Avevamo sollevato la questione con una lettera aperta al ministro, e siamo contenti che abbia accolto le nostre richieste. Le disposizioni inviate dal ministero della Salute di procedere in deroga rispetto alle norme attuali, vista l'eccezionalità della situazione, permettono di evitare ulteriori difficoltà a chi già sta molto soffrendo e ha dimostrato un grande amore verso i propri animali domestici».
Il sito ASSALCO è un progetto realizzato da ISWEB S.p.A. con la soluzione ePORTAL