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20/04/2009
(ASCA) - Roms, 17 apr - Un terremoto devastante, una ferita aperta per chi ha vissuto la tragedia sulla propria pelle ma anche per l'intera nazione. Gli aiuti e l'assistenza alle persone sono state garantite da Protezione Civile, Forze dell'Ordine e dalle numerose associazioni umanitarie di volontariato. Ognuno in base alle proprie competenze e capacità ha voluto dare un contributo e, chi ha potuto, ha scelto di essere lì per fare qualcosa. Così l'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), si è mobilitata verso l'Abruzzo, ad ascoltare storie di dolore umano, a raccogliere animali feriti e stremati, a confrontarsi con gli instancabili volontari. Tutti lì per aiutare e creare solidarietà nuove. Le sezioni dell'OIPA presenti sul luogo dell'emergenza sono ad oggi: Milano, Firenze, Napoli, Brescia e Marsala, raggiunti oggi dalle guardie eco-zoofile partite dalla sede di Milano con due furgoni pieni di rifornimenti e materiale vario. La sezione di Napoli è stata la prima a raggiungere la zona terremotata, una task force in piena regola per individuare, valutare e dare una priorità alle zone di intervento e quindi procedere al recupero degli animali e alla distribuzione del cibo. Nel giro di due giorni sono poi arrivati i soccorsi dalla sezione OIPA Firenze che dalle prime notizie del terremoto si era attivata nel reperimento di cibo per animali, trasportini e medicinali ad uso veterinario. Le emergenze sul territorio sono infinite, ma a tutto questo si aggiungono le sofferenze degli animali d'affezione e da reddito, vista la realtà agricola e pastorizia della regione Abruzzo. Appena iniziato il lavoro - racconta l'OIPA - i nostri operatori hanno avvistato numerose colonie feline disperse dal sisma, molti animali vaganti (soprattutto cani) tanti dei quali terrorizzati, feriti e affamati, tutti in cerca di una carezza, di una piccola attenzione, di un riferimento. Sono stati distribuiti cibo e acqua in punti strategici e poi si è passati a rifornire di mangimi le famiglie con animali visto che la chiusura dei negozi impedisce ogni approvvigionamento.