Archivio News
10/09/2009
WASHINGTON (LaZampa.it) - «Cosa spinse l’uomo ad allevare per la prima volta il lupo, dando così vita al cane?». La risposta, suggerisce un recente studio, potrebbe essere «la fame». A sollevare il quesito negli Stati Uniti è stato ieri «Science Times», l’inserto del New York Times dedicato al mondo scientifico. Il quotidiano riprende una ricerca svedese, secondo cui le origini del cane vanno ricercate nell’antica alimentazione della Cina del Sud, tra 11.000 e 14.000 anni fa. Ne è convinto Peter Savolainen del Royal Institute of Technology di Stoccolma, autore di uno studio pubblicato sulla rivista «Molecular Biology and Evolution». Analizzando il dna mitocondriale di esemplari sparsi in varie parti del mondo, Savolainen ha scoperto che tutti i cani sembrano appartenere ad una sola «casata», il che suggerisce l’esistenza di un singolo «evento di addomesticazione». Secondo il team di Savolainen, lo storico passaggio da lupo a cane si verificò nel sud della Cina, quando alcune comunità di cacciatori e raccoglitori iniziarono a catturare i lupi che si aggiravano attorno agli accampamenti in cerca di cibo. Una volta presi, i lupi venivano nutriti e allevati, per poi finire come piatto principale nei banchetti. Con il tempo, le loro numerose qualità li avrebbero fatti diffondere in tutto il mondo per altre ragioni: come cani da guardia, traini per le slitte o validi aiuti nella caccia. Negli Stati Uniti, una parte della comunità scientifica guarda i risultati con circospezione. Alcuni ricercatori americani sono al lavoro per esaminare l’intero dna canino (non solo i mitocondri), nella speranza di trovare altre spiegazioni per la scarsa variabilità genomica dei quadrupedi amici dell’uomo.