Archivio News
02/10/2009
(ANSA) - ROMA, 2 OTT - L'Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi) esprime soddisfazione per l'approvazione del disegno di legge di ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia, ed invita a tener conto di alcuni accorgimenti da adottare per non incorrere in un 'incauto acquisto' di cuccioli illegali, che è \"l'anticamera - affermano - di una dolorosa esperienza per l'animale e per il proprietario\". \"Attenzione quindi - avvertono i veterinari - a scegliere cuccioli provenienti dalla filiera legale, tenendo presente che il nostro Paese non importa cuccioli da Paesi Terzi\". Ecco come riconoscere i cuccioli 'in regola': Attenzione all'identificazione tramite microchip (o tatuaggio chiaramente leggibile) e alla presenza del passaporto comunitario che deve riportare l'attestazione dell'esecuzione della vaccinazione antirabbica, eseguita da un veterinario abilitato dall'autorità competente del Paese di provenienza. L'Italia ha inoltre vietato l'introduzione di cani e gatti di età inferiore ai tre mesi e non vaccinati nei confronti del virus della rabbia. Le spedizioni di cuccioli, ricorda l'Anmvi, possono essere effettuate soltanto dopo 21 giorni dalla fine del protocollo vaccinale per la rabbia (il che permette anche di evitare che siano spediti animali troppo giovani per essere allontanati dalle madri). \"Da tempo - sottolinea l'Anmvi - la categoria si trova a dover fronteggiare un fenomeno che non sembra subire flessioni e che è fonte di gravi problemi sanitari per gli animali illegalmente introdotti nel nostro Paese e che espone a rischi per la salute pubblica. Preoccupazioni da tempo all'attenzione delle autorità sanitarie nazionali, che hanno reso necessario l'intervento della Farnesina per i risvolti sulla filiera regolare di scambi fra i Paesi comunitari, e che non trovavano adeguato conforto - concludono i veterinari - nell'ordinamento giuridico italiano anche per la mancanza di una specifica fattispecie di reato\". (ANSA).
