(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Governo battuto e maggioranza divisa su un provvedimento di ratifica della Convenzione europea per la tutela degli animali da compagnia. Succede in commissione Giustizia della Camera 'per colpa' di un emendamento presentato al testo dal deputato del Pdl Manlio Contento. La proposta di modifica che prevede la non punibilità del veterinario se fa interventi \"nell'interessé del medesimo animale\" aveva ricevuto il parere contrario del governo. E non piaceva affatto agli animalisti che vi intravedevano la possibilità di farvi rientrare \"di tutto\" come ad esempio gli interventi che fanno i cacciatori ai cani per il taglio della coda sostenendo che altrimenti si possono ferire. \"Ma la mia proposta di modifica - spiega Contento - riprendeva esattamente il principio contenuto in un altro articolo della stessa Convenzione. Esattamente l'articolo 10. Quindi non vedo perché si debbano dare interpretazioni malevoli\". Secondo il testo, così com'é stato licenziato dalla commissione, non si ravvisa dunque la responsabilità del veterinario in tre casi: se sterilizza l'animale; per ragioni di \"medicina veterinaria\"; ovvero se farà degli interventi \"nell'interesse del medesimo animale\". Nel testo messo a punto dal governo, invece, la cui formulazione è stata modificata dall'emendamento, si prevedeva la non punibilità del medico solo in due casi: in quello della sterilizzazione e quando l'intervento chirurgico è eseguito per scopi terapeutici. La proposta di modifica presentata da Contento è passata con i voti del centrosinistra e l'astensione di alcuni deputati della maggioranza. Gli animalisti hanno protestato, mentre il sottosegretario all'Ambiente Francesca Martini ha espresso il suo disappunto. La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia era stata firmata a Strasburgo il 13 novembre 1987.